mercoledì 11 aprile 2007

Cari Amici


 


                 l'altra metà del cielo, parafrasando il presidente Mao, conquista spazi sempre più ampi. Pensate, nel carcere di Bollate, forse unico esempio in Italia, le donne occupano le cariche più importanti. Sino a qualche giorno fa donne erano il direttore Lucia Castellano, e il vice direttore Cosima Buccoliero. Ma da poco anche il capo dei poliziotti penitenziari (le guardie in divisa blu,  per intenderci, un corpo che qui conta oltre 300 persone)  é una donna giovane, carina, trentenne: si tratta di Alessandra Uscidda, commissario, alla quale la redazione di carteBoillate porge il più cordiale benvenuto.  In breve, a Bollate siamo in regime di pieno matriarcato, accentuato dal fatto che questo é un carcere penitenziario dove non esiste la sezione femminile.  L'evento é stato accolto con grande serenità. Siamo certi che le tre signore in questione gestiranno al meglio i loro compiti e che non scatteranno quei  meccanismi di potere che di solito inquinano  le strutture fortemente gerarchizzate. Ma il Direttore si ricorda di un vecchio proverbio popolare milanese che ascoltava da piccino nella sua casa natale in Piazza Santo Stefano, all'ombra della Madonnina e che recita:  'tri donn fan el mercà de Saronn'. Sarebbe un peccato che questo avvenisse perché Milano, come ha ricordato recentemente Repubblica, é la città che alle donne ha dato maggior spazio in politica, giustizia, aziende e sanità.  Viva il 'potere rosa' dunque, ma con prudenza.


                                                             Un caro saluto 

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