giovedì 11 febbraio 2010

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Cari Amici,


                           eccomi di ritorno da Viet Nam e Cambogia: due paesi interessanti, sia per le bellezze naturali che per la loro situazione socio economica. Saigon (ufficialmente Ho Ci Min Ville, ma resta sempre Saigon) ha 8 milioni di abitanti e 5 milioni di scooter, Hanoi rispettivamente 6 e 3: un caos incredibile, nelle ore di punta le strade sono intasate da colonne di ciclomotori che non si fermano mai, neppure ai rari semafori, anche se ho visto un solo incidente. Il Viet Nam è un paese povero, quasi 90 milioni di abitanti su un territorio grande poco più dell'Italia, ma  mostra un'incredibile  vitalità economica. La popolazione è gentile, ben disposta nei confronti degli europei, i giovani non hanno vissuto gli orrori della guerra e hanno abbracciato i modelli occidentali, gli anziani che hanno combattuto per decenni contro francesi, americani e cinesi accettano un regime che ha eliminato la fame e la miseria più nera e per  questo ne tollera la corruzione, un male diffuso ad ogni livello (a giudicare da quello che scrive il Viet Nam Times). Il sud è economicamente più sviluppato del nord, al punto che i vietnamiti dicono che pur avendo vinto la guerra sul campo di battaglia il nord ha dovuto accettare i criteri economici del sud per evitare che il divario tra le due parti del paese, già forte nel 1975,  crescesse ulteriormente. Quest'anno il Pil dovrebbe aumentare del 6-7 per cento.


       A Saigon ho visitato il museo dedicato alla guerra contro gli americani, con galleria degli orrori; c'erano solo occidentali, quasi nessun vietnamita. Ad Hanoi mi sono rifiutato di vedere il Museo dedicato a Zio Ho (Ho Chi Min) dove ci sono circa 130.000 oggetti da lui utlizzati e toccati nella sua lunga vita, comprese le pentole che maneggiava quando a Parigi negli anni '20 faceva l'apprendista cuoco presso il grande Escoffier: non amo il culto della personalità.  Ma ho visto migliaia di giovani vietnamiti nelle loro divise che  si incolonnavano verso l'ingresso Sono stato invece a vedere la casa dove vive il vecchio generale Giap, l'ultimo dei grandi protagonisti di quegli anni terribili. In Viet Nam sono tornati gli investimenti americani, ma gli stranieri economicamente più importanti sono i giapponesi che in cambio di agevolazioni economiche regalano infrastrutture: la circonvallazione di Saigon, ponti, dighe, persino una nuova linea ferroviaria veloce che tra due anni sostituirà la vecchia linea francese a scartamento ridotto (velocità massima 50 km ora). Ancora qualche osservazione: A Da Nang, l'ex base dei marines, sono sorti grandi alberghi dedicati ai turisti stranieri. L'italia è conosciuta per il calcio, la mafia e la Piaggio che riesce a vendere poche migliaia di Vespa in un mare di Honda vere o taroccate (Honga, Honja etc). Come taroccati sono  tutti i prodotti di lusso che trovi soltanto nei negozi specializzati : ho comprato per 20 dollari un paio di occhiali da sole Boss che in Italia paghi 20 volte tanto. Queste le prime riflessioni, di Cambogia scriverò in seguito, ora risento ancora del jet lag. Un caro saluto


 


                                                        Gianfranco

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