Cari Amici,
presso tutti i popoli si sono manifestati in passato i riti di iniziazione, che segnavano il passaggio dei giovani dall'infanzia alla pubertà. I giovani venivano isolati, tolti alle faniglie, affidati ad un anziano e sottoposti a prove di resistenza fisica, astuzia, coraggio e quant'altro che conferivano loro lo status di adulto. Poi rientravano nel contesto sociale per diventare magari con il passare del tempo a loro volta educatori.
Oggi le cose funzionano un pò diversamente. La scuola ha perso il suo ruolo di formazione, la famiglia non fornisce idee in proposito, così i giovani si iniziano a loro modo, magari attraversando un'autostrada davanti a macchine che sfrecciano a 100 all'ora oppure gettando pietre dai cavalcavia o dando fuoco ai barboni e agli extracomunitari. Così, per vincere la noia, per uscire dalla ottusa quotidianeità, per sentirsi vivi. E noi adulti, responsabili di questa situazione per non aver saputo inculcare nei giovani la ricerca dei veri valori, non facciamo altro che blaterare e invocare punizioni. Che sciocchi...
UN BUON AVVIO DI SETTIMANA
Gianfranco
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