mercoledì 28 aprile 2010

A chi credere?

Cari Amici,

 

leggo pareri diversi (ma non troppo) sull'esito della crisi greca.


  'La Grecia non rimborserà mai gli aiuti finanziari che la Germania intende sbloccare con l'attivazione del meccanismo di sostegno europeo'. E' questa la posizione di Hans-Werner Sinn, presidente dell'istituto tedesco di ricerca economica Ifo, in un'intervista. La Grecia non sarà in grado di adottare la necessaria politica di rigore e, alla fine, arriverà a chiedere alla Germania la cancellazione del debito, ha detto Sinn. Se foste nella posizione della signora Merkel dareste soldi ai greci sapendo che sono buttati al vento e che pertanto tra pochi mesi vi verrebbe a mancare il consenso politico?

   Ma anche da parte greca non mancano le contraddizioni. Il premier Papandreu negozia con Unione Europea e Fondo Monetario, mentre il suo ministro del lavoro sostiene pubblicamente  che il proprio paese non può accettare le condizioni del Fondo Monetario che strangolerebbero la Grecia, così come hanno fatto con l'Argentina e con tutti gli altri paesi dove sono state applicate.

  A chi credere? Alla Merkel o a Sinn, a Papandreu o al suo ministro? Nel frattempo la nave affonda


                              Gianfranco


  n.b. Una considerazione sulo sistema bancario europeo e la crisi greca. Le principali banche europee, pur avendo ritirato i loro depositi dalle istituzioni greche, sono le principali detentrici di titoli di quel paese: l’ultimo numero dell’Economist stima l’ammontare degli investimenti fra i 60 e i 120 miliardi di euro. Un eventuale default di Atene porterebbe di nuovo in rosso i loro bilanci, con probabili effetti negativi anche sui conti pubblici dei principali paesi europei, oggi loro importanti azionisti.


 

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