giovedì 8 aprile 2010

dura lex..

Cari Amici


     ho perso il conto delle leggi 'ad personam' che Silvio Berlusconi ha fatto approvare (o ha tentato di farlo) nel corso della sua lunga carriera politica. 14-15, forse di più, dal falso in bilancio ai vari lodi Schifani, Alfano, etc.  Ora però il premier va al nocciolo del problema, sta varando un assalto alla magistratura proponendone una vistosa riforma: separazione delle carriere con nascita di una pubblica accusa che potrà contare sul fatto sulla eliminazione dell'obbligo dell'azione penale in presenza di un reato, e poi la creazione di due consigli superiori (csm): uno togato (formato da giudici di carriera) e uno politico composto di membri scelti dall'esecutivo, quindi dal potere politico.

   Non sta a me giudicare se quanto Berlusconi sta proponendo sia giusto o meno (anche se un'idea ben precisa me la sono fatta). Credo comunque che in questa fase debbano essere respinti tutti i tentativi e le pressioni che verranno dalla magistratura per evitare la riforma. Credo che il Parlamento debba essere sovrano e libero di decidere dopo un dibattito che deve aver luogo entro le aule parlamentari e presso l'opinione pubblica, non nei consessi giudiziari. Scusate, non voglio spezzare una lancia in favore di Berlusconi, Bossi, Alfano e la loro cricca paramafiosa, bensì sostenere che quando si tratta di legiferare, di promulgare nuove leggi, gli altri poteri dello Stato non devono interferire nella fase legislativa anche se le nuove disposizioni hanno lo scopo di ridurne l'autorità e il prestigio.

   Se poi con le prossime elezioni avremo una nuova maggioranza, questa potrà modificare la riforma della giustizia e ritornare agli ordinamenti del passato, nulla lo impedisce. Qualcuno potrebbe ribattere che Adolf Hitler conquistò il potere con il voto del popolo e poi si sa come è finita. E' vero, anche i 24 parlamentari condannati in forma definitiva, tre gradi di giudizio,  e presenti  nei due rami del nostro Parlamento sono stati eletti dal popolo;  spero comunque che oggi esistano vaccini tali da prevenire il ritorno del totalitarismo.

   Un caro saluto

                                  Gianfranco 


 


p.s.  vorrei sentire la Vs opinione in proposito, grazie

1 commento:

  1. Caro gianfranco,

    faccio parte della generazione "fortunata" di coloro che sui banchi di scuola ha fruito dell'insegnamento dell'educazione civica. All'università, per quanti scelgono una facoltà di orientamento giuridico-amministrativo-politico, il diritto costituzionale è materia obbligatoria.
    Nonostante questo l'ignoranza, da parte dei cittadini, del governo dello Stato è abissale.
    Credo che, prima di interrogarsi sulla legittimità di interventi legislativi e conflitti di potere sulle istituzioni, si debba rendere edotti i cittadini su ciò che sono i diritti e i doveri.
    Il dovere del rispetto delle leggi e il diritto ad essere governati con disciplina ed onore. 
    La scorsa settimana l'Istat ha pubblicato l'indagine sulla partecipazione politica  degli italiani nel 2009: il 23,3% della popolazione, 4 milioni di uomini  e quasi 8 milioni di donne non si informa mai di politica. la televisione è il canale di informazione che in assoluto viene utilizzato di più (93,5%).
    E' sacrosanto che la sovranità appartine al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, ma non sarebbe sacrosanto che questo stesso popolo, debba conoscere, insieme alle responsabilità del diritto di cittadinanza, anche i diritti che lo Stato gli riconosce?  
    berlusconi sì berlusconi no

    grazie, gabriella

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