lunedì 12 aprile 2010

Islanda insegna..i

Cari Amici,


                          Un rapporto di ben 2,300 pagine commissionato dal governo islandesei n carica  per capire le cause del crack bancario del 2008 e le sue conseguenze devastanti  sul paese ha stabilito che le colpe vanno addebitate al precedente governo e agli organismi di conhtrollo finanziario che non hanno vigilato a doveree e non hanno impedito il surriscaldamewnto della finanza locale. Il rapporto evidenzia una lunga serie di errori compiuti dal potere legislativo e da quelli politico ed economico, errori che hanno portato al collasso bancario. I


Sin qui gli eventi  islandesi. Il grave  è che il sistema bancario dell'isola, in stato fallimentare, deve restituire 5 miliardi di dollari ad investitori inglesi e olandesi, Gli islandesi non ne vogliono sapere, sostengono che non hanno colpa degli errori commessi dai loro ex amministratori, che forse hanno sbagliato perchè sollecitati da pressioni esterne.  E' lo stesso caso della Grecia: il governo conservatore ha fatto finanza allegra e ha taroccato i conti pubblici pur di restare a galla. Ora il governo socialista di Papandreu deve affrontare una rigida politica di ristrettezze. Chi deve pagare?


                        Gianfranco


p.s. Letto su un blog di amici:  ma non ce l'abbiamo anche noi un Tupolev?

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