lunedì 17 maggio 2010

Chi paga?

Cari Amici,


     chiamati a suddividere i costi della crisi i governanti dell'Occidente non pensano ad altro che a scaricare i costi della manovra sui soliti noti. Si parla di tagli al welfare, alle pensioni, all'assistenza, all'istruzione. Ma il capitale, quello che con le sue bizze bancarie ha provocato la crisi, sembra uscirne indenne. Leggo: 'Il Fondo monetario internazionale boccia la tassa sulle transazioni finanziarie - la cosiddetta Tobin tax - mentre si mostra possibilista sull'introduzione di un prelievo simile all'Iva per il settore finanziario, che vada a colpire profitti e remunerazioni di questo comparto'. Restando all'Italia resta al 12,5 l'imposta sulle rendite di capitale (è il 20 per cento in tutta Europa). Soltanto in Inghilterra, dove domina una colazione mista destra-centro, si parla di tassare le rendite finanziarie al 40 per cento e si studiano imposte patrimoniali straordinarie.

Non ci dovremo dunque meravigliare se i tassati e le vittime della crisi prima o poi protesteranno, spero non violentemente.

Un caro saluto

                                   Gianfranco


 

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