venerdì 21 maggio 2010

Craig Venter

Cari Amici,


sono un vecchio appassionato di fantascienza, da qualche parte conservo ancora il primo numero dei Romanzi di Urania, edizioni Mondadori, uscito nel 1952 con il titolo Le sabbie di Marte.


Ebbene, leggendo della notizia oggi in prima pagina di tutti i giornali sulla creazione della vita artificiale, mi sembra che molti dei miti della fantascienza di tanti anni fa si possano realizzare. Pensate agli androidi, esseri umani all'apparenza fisica (un processo realizzabile grazie all'ultima scoperta) ma dotati di menti artificialmente condizionate. Pensate all'immortalità, raggiungibile con  il trasferimento dei ricordi di un essere vivente sul punto di morire su banchi di memoria che verranno poi travasati in corpi giovani creati artificialmente.


Pensate anche i miti nazisti della razza ariana: tutti alti, belli, biondi, con gli occhi azzurri, una stirpe di 'Herrenmenschen' in grado di dominare il mondo con intenti non proprio pacifici.


Sono questi gli interrogativi ontologici posti da questa ultima innovazione della scienza. Saprà l'uomo gestire il progresso per il bene dell'umanità oppure, come dimostra la fissione dell'atomo, sfrutterà il genio di pochi per sterminarne molti?


            Gianfranco 




Nessun commento:

Posta un commento

Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco