martedì 29 giugno 2010

Far West a Bonassola

  


Cari Amici,


           ieri sono stato testimone di un episodio di violenza di strada che mi ha turbato in quanto vi assisteva anche la mia nipotina.  Ma, soprattutto, mi ha turbato l'atteggiamento dei maggiorenti di Bonassola. Ricapitoliamo: ieri sulla piazza del paese ho assistito ad un diverbio tra due negozianti. Ad un certo momento uno dei due ha estratto un coltello a serramanico con una lama da almeno 15 centimetri e ha minacciato la'avversario. Ho preso Anna e l'ho trascinata lontano da quello spettacolo di violenza.

    Premetto che Bonassola è uno dei più ricchi paesi d'Italia, per lo meno sulla base dei depositi bancari procapite. Non c'è disoccupazione e i pochi abitanti vivono di rendita, affittano appartamenti e lavorano per il turismo. Insomma un'isola felice in un arcipelago di disoccupazione. Un'unica preoccupazione, la droga, che coinvolge molti giovani del paese. Giovano che in ogni caso vivono alle spalle dei genitori benestanti e non hanno problemi di sopravvivenza

   Ebbene, da ieri i maggiorenti del paese ogni volta che mi incontrano si portano il dito alla bocca e mi fanno cenno di star zitto, di non parlare. Temono che se la storia viene resa pubblica si possa compromettere l'immagine di questa isola felice e magari ne soffra anche la stagione turistica, che quest'anno risente, ma poco, della crisi. A loro poco importa del resto.


Un caro saluto

                              Gianfranco


 

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