venerdì 25 giugno 2010

Non scholae, sed vitae..

Cari Amici,


          La scuola pubblica in Italia è allo sbando e a settembre il problema scoppierà in modo devastante. A Bologna gli insegnanti sono in rivolta contro il ministro Gelmini e il governo per i tagli che producono 42.000 insegnati in meno, 15.000 bidelli e assistenti in meno, fino a 33 studenti per classe. In compenso alle scuole private è stato assegnato un miliardo e mezzo di euro. Lo Stato deve finanziare la scuola pubblica, non quella privata.

  Non solo, i comuni stanno smantellando le scuole civiche. A Milano, ad esempio, non si accettano più iscrizioni per il primo anno delle superiori serali (liceo, ragioneria, istituti tecnici, scuole professionali) che sono per altro destinate alla chiusura.Per ora si salva la scuola linguistica Manzoni, che gode di un discreto prestigio e che la Moratti non si azzarda a toccare. Invece di buttare miliardi nell'Expo il sindaco Letizia Bricchetto (di Genova)  farebbe bene a prestare maggiore attenzione all'istruzione dei concittadini.

 

Un caro saluto e un buon fine settimana


           Gianfranco


n.b. chi scrive ha frequentato il civico liceo serale di Milano, e ricorda ancora la dedizione e le qualità dei suoi insegnanti.


 

Nessun commento:

Posta un commento

Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco