martedì 6 luglio 2010

Krugman

Cari Amici,




        non so se avete letto l'editoriale  di Paul Krugman sulla possibile depressione che secondo il premio Nobel dell'economia starebbe arrivando. Ebbene, Krugamn sostiene che invece di aumentare la spesa pubblica per sostenere l'occupazione i governi dei paesi ricchi stanno facendo esattamente il contrario: condizionati dal 'tabù' del debito pubblico varano piani di riduzione della spesa pubblica il cui risultato si tradurrà in una perdita di decine di milioni (almeno 30, dice l'Ocse) di posti d lavoro. In sostanza, i debiti pubblici non verranno ripianati perchè il peso degli interessi supera i risparmi, ma milioni di persone o dovranno attendere anni prima di trovare un posto oppure se lo perdono ora non lo riavranno più.

      In sostanza, per tutelare i risparmi dei ceti abbienti (per lo più anziani che hanno acquistato titoli pubblici) si penalizzano i meno abbienti e i giovani. E' mai possibile che le precedenti depressioni e le teorie di Keynes non abbiano insegnato nulla alla classe politica?


Un caro saluto

                                      Gianfranco

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