lunedì 25 ottobre 2010

condottieri


Cari Amici,



  il fascino dei capitani d'industria resiste a ogni debacle. A Ravenna, dove ho trascorso il fine settimana con amici tra splendidi mosaici, ho visto che la città ha dedicato una via a Raul Gardini, il condottiere degli anni '90 che prima portò alla rovina Montedison e poi si ammazzò. Ora alla ribalta è arrivato un nuovo condottiere, Sergio Marchionne, il quale dichiara di essere pronto a portare Fiat fuori dall'Italia perchè qui soldi non ne fa più. Ormai Fiat Auto punta a States, Brasile e India, mentre per Iveco e Cnh c'è pronto il mercato cinese.



  La Lega è pronta a fare i conti su quanti miliardi ha spillato il gruppo Fiat all'Italia in termini di sussidi, agevolazioni per la ricerca, cassa integrazione, aiuti per la rottamazione. Berlusconi propende per questa linea, non mai nascosto la sua antipatia per il gruppo torinese.

 Il banco di prova su quanto avverrà al termine in questo scontro tra Fiat e potere politico l'avremo tra breve, quando partirà l'auto elettrica.I francesi si sono preparati con la massima serietà, so per certo che Citroen ha un progetto monstre che svelerà a breve, , i tedeschi pure: Merceded ha comprato Smart per impadronirsi della tecnologia delle piccole vetture. I Giapponesi hanno messo in circolazione le ibride (Prius). E Fiat? Staremo a vedere se Marchionne ha veramente un asso nella manica per affrontare la sfida dei prossimi anni. In caso contrario vedremo la sua fine e, aimè, quella del gruppo Fiat.



                                  gianfranco

 


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