lunedì 22 novembre 2010

Hic sunt leones


Cari Amici



Cari Amici,



ricapitoliamo la crisi irlandese: le banche locali investono negli ultimi anni cifre colossali in avventate iniziative immobiliari. Sono aiutate dalle banche tedesche che mettono a loro disposizione oltre 100 miliardi. Scoppia la crisi, le banche irlandesi rischiano di fallire, lo Stato le nazionalizza e prende sulle sue spalle i rischiosi investimenti che valgono la metà di quanto sborsato. L''intervento di Dublino frena il crack ma non salva le banche tedesche, che temono per i loro soldi. A questo punto Angela MerkeL (che aveva detto poco fa che anche i privati debbono assumersi la loro quota di perdite) fa scattare il meccanismo di intervento, che vale appunto circa 100 miliardi compresi i sacrifici che ricadranno sugli irlandesi. Conclusione: l'EU (noi tutti, non solo i tedeschi) versa 100 miliardi all'Irlanda, che li gira alle sue banche che li passano alle banche tedesche, i veri leoni di questa storia.

Morale, con i soldi di tutti gli europei si pagano le avventatezze delle banche, irlandesi e tedesche. In passato si diceva che si socializzano le perdite e si privatizzano i profitti (dei banchieri tedeschi, ovviamente). Ha forse ragione Cantona quando dice che togliendo i rispami dalle banche si fa saltare il sistema?

Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                              Gianfranco 

 


Nessun commento:

Posta un commento

Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco