giovedì 11 novembre 2010

Palla di Burro ovvero l'ultimo giapponese


Cari Amici,



         Chissà perchè, ma ho sempre collegato il ministro Bondi a Palla di Burro, la protagonista di un racconto di Guy de Maupassant. Palla di Burro è una prostituta che l'autore ci descrive come " piccola, tutta tonda, grassoccia, ...con una pelle levigata e luminosa, un petto enorme che sporgeva sotto il vestito, ...appetitosa e desiderata... il viso era una mela rossa, ...splendidi occhi neri, ombreggiati da lunghe ciglia. ...e piena di qualità inestimabili". In fuga da Rouen occupata dai prussiani nella guerra del 1870 Palla di Burro effettua un viaggio in carrozza insieme a persone di ben altro ceto e nel corso del viaggio nascono situazioni particolari che in parte sono state riprese nel film Ombre Rosse di John Ford.

   Ora sopravviene un'altra immagine: nell'ultima puntata di Ballarò Antonio Di Pietro ha paragonato  Bondi  al soldato giapponese che dieci anni dopo la fine della guerra nel Pacifico ancora combatteva contro gli americani non sapendo come si è evoluta la situazione tra i due paesi. Entrambi i ritratti si addiconoa Bondi, sembra di capire, che si è venduto a Berlusconi come Palla di Burro ai suoi clienti e che ora lo difende a spada tratta come l'ultimo giapponese non capendo che la situazione è irreparabile. Probabilmente il Cavaliere lo scaricherà, proprio come ha già fatto con Scajola e in parte con Bertolaso: di servi sciocchi è pieno il mondo.

Un caro saluto

                              Gianfranco





 


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