domenica 7 novembre 2010

parole, parole, parole


Cari Amici,



nessun traguardo ci è precluso, dice Gianfranco Fini ai suoi alla vigilia del discorso che dovrà chiarire agli italiani che accadrà a breve nel nostro sistema politico.

Già, che dirà domani Fini? Sancirà la fine del governo Berlusconi candidandosi a prenderne il posto come vertice della destra moderata nazionale?

  Difficile crederlo, non sarà lui il Bruto che uccide Cesare alle Idi di marzo. Credo che prenderà tempo, minacciando sfracelli, almeno verbalmente, ma limitandosi a poche mosse sullo scacchiere parlamentare. Fini, e con lui gli altri oppositori del Cavaliere, attende un segnale dalla Lega, una sorta di via libera per la caduta di Berlusconi, un governo tecnico e nuove elezioni. Non sarebbe la prima volta, già in passato Bossi ha cambiato di campo accusando Berlusconi di legami mafiosi, salvo poi farselo di nuovo alleato nel 2001.

  Tante parole ci attendono dunque, ma pochi fatti. Spero di sbagliarmi.

Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                                                                                    Gianfranco

                     


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