sabato 20 novembre 2010

Sceneggiata


Cari Amici,



  a prima vista nel caso Carfagna ci sono tutti gli ingredienti della sceneggiata napoletana. Di Napoli sono i protagonisti, dalla Carfagna a Bocchino, dalla Mussolini a Cosentino e Caldoro. Tipici di Napoli la scelta dei tempi e lo scambio di battute tra i comprimari, ugualmente propria delle sceneggiate napoletane la conclusione: la situazione à tragica ma non seria.

  E' vero: Napoli annega in un mare di rifiuti ma la sua classe politica, di qualsiasi colore, tira a campare. Tirano a campare quelli di sinistra che organizzarono due anni fa il concerto di Elton John utilizzando i fondi europei dati per risolvere i problemi strutturali della città, soldi che oggi l'UE rivuole indietro. Tirano a campare, e bene, quelli di destra che oggi vogliono gestire il business dei termovalorizzatori e spartirsi i 150 milioni di euro messi a disposizione dal governo. Napoli però vale la metà di Catania, che un anno fa ottenne 300 milioni per risolvere i guai lasciati dal sindaco nonchè chirurgo estetista di Berlusconi Umberto Scapagnini.

  Credete che la Carfagna lascerà il ministero il mese prossimo? Si comporterà come Scajola, messo con le spalle al muro dalla casa al Colosseo? Credo proprio di no. Boia chi molla, dicevano i fascisti, e oggi non molla proprio nessuno.



Un caro saluto e un buon uggioso fine settimana



                                   Gianfranco 

        


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