martedì 14 dicembre 2010

Montecitorio e dintorni


Cari Amici,



abbiamo visto oggi a Roma la distanza che corre tra il paese reale e il mondo della politica: rabbia e furia degli studenti, che lottano non solo contro la legge Gelmini ma per il loro futuro, indifferenza di quanti hanno votato per Berlusconi ai quali delle sorti del paese proprio nulla importa.

La rabbia sta montando, la si percepisce nonostante la frenesia di questi giorni che precedono le festività di fine anno. Oggi a

Milano si è tentato l'assalto alla Borsa (mai avvenuto in passato, persino negli anni sessanta-settanta), anche se nello storico palazzo Mezzanotte in Piazza Affari bi Borsa non c'è più nulla,  il centro elettronico che gestisce gli scambi si trova da tutt'altra parte, forse neppure in Italia.

Posso soltanto prevedere che nell'impasse politica che avremo nei prossimi mesi la violenza crescerà sino diventare una componente costante della quotidianità. Alla Tv parlano di poche decine di faziosi, credo fossero ben di più.



Un caro saluto



                            Gianfranco

  

 


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