martedì 8 febbraio 2011

La stalla

Cari AMici,



si chiude la stalla quando i buoi sono scappati. Vecchio adagio popolare per sottolineare i comportamenti tardivi di chi dovrebbe agire per tempo. E' quanto sta succedendo alla Fiat: era nelle carte che Marchionne spostasse il controllo del gruppo all'estero, sin da quando venne annunciato lo split delle azioni del gruppo, da una parte l'auto, dall'altra le attività industriali. E il governo ha lasciato fare, non si è mosso, si agita soltanto ora a fatto compiuto.

Ma già a leggere l'accordo firmato negli States tra governo Obama e la Fiat si poteva comprendere che la cessione di Chrysler allo straniero avrebbe avuto un prezzo, il passaggio della Fiat a Detroit. Però......, c'è un  però.



 Se Marchionne  ha il diritto di spostare la sua produzione all'estero, gli italiani hanno un diritto ancora più grande di presentarle il conto. .Per decenni i profitti degli Agnelli e dei grandi azionisti sono stati pagati dai contribuenti italiani, dalla cassa integrazione quando la Fiat aveva i conti in rosso, ai contributi per le rottamazioni, agli incentivi per le fabbriche al Sud..E per il resto?

Ormai di grandi gruppi privati in Italia resta ben poco, sono spariti Montedison, Olivetti, Zanussi-Rex, Ignis, molti alimentari, e dei pubblici resta solo Finmeccanica. E poi ci lamentiamo del declino industriale di questo paese.  Ma a chi interessa tutto questo?



Un caro saluto



                                                               Gianfranco 

Nessun commento:

Posta un commento

Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco