venerdì 18 febbraio 2011

Rosso e Verdini


Cari Amici,



politica è denaro, e viceversa. La classe politica attuale (e non solo quella italiana) che punta più a conservare il potere che ad utilizzarlo per creare il benessere dei governati,mentre con la sua attività genera denaro, posti di lavoro, prebende varie, favori economici. E' chiaro che politica e denaro si intrecciano sempre di più, mentre si perdono di vista gli obiettivi veri del governare.

 Accade dunque che il presidente della Camera Gianfranco Fini tuoni contro il potere economico del Cavaliere che toglie vigore a Futuro e Libertà. Fa anche capire che la macchina del fango e i ricatti di ogni genere contribuiscono non poco alla situazione. Ma dove era Fini mentre vedeva nascere al suo fianco la terribile macchina da guerra del Cavaliere? Non si è mai accorto del potenziale distruttivo generato dal conflitto di interessi? Si è mai opposto a queta legge elettorale che delega a poche persone la scelta dei candidati e favorisce intrallazzi di ogni genere e lo scadimento della classe politica? Leggo dalle cronache: quando Verdini, indagato per concorso in fatti economici poco chiari nella sua banca toscana, guarda negli occhi il deputato FLI Roberto Rosso e gli dice' Rifletti bene prima di votare per le perquisizioni in casa del cassiere personale del Berlusca' (tale Spinelli) quale reazione vi attendete, quali allusioni a vicende del passato vi saranno state?

 Non credo che Berlusconi si dimetterà, e ha ragione, i numeri sono dalla sua parte. Dobbiamo rassegnarci, il peggio deve ancora venire.



Un caro saluto e un buon fine settimana

                                           Gianfranco

 


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