Cari Amici,
ricordo quella piovosa primavera del 1986 quando esplose il reattore di Chernobyl. 'Compagni, l'atomo è buono' era la parola d'ordine del governo sovietico, e si costruivano centrali nucleari quasi sotto casa. Abbiamo visto cosa è successo.
Oggi, sotto l'effetto degli eventi giapponesi, i governi europei si affrettano a rivedere i loro progetti per il nucleare. Non a caso Ferrara, che è nuclearista convinto, ieri sera ha detto: 'Non facciamoci prendere dal panico, restiamo tranquilli e pensiamo a che fare in futuro quando l'emergenza sarà passata'.
Credo questa sia anche la linea del governo otaliano i cui progetti per il cucleare sono destinati a subire una decisa battuta d'arresto se non la fine.
Sono antinuclearista convinto, sia per motivi ecologici che per ragioni economiche: il nucleare costa tanto e costerà ancora di più in futuro. Per di più la crisi economica ha ridotto i consumi di energia nel nostro paese, e penso che un 'adeguata campagna di informazione potrebbe eliminare gli sprechi e renderci ancora di più autosufficienti senza ricorrere all'atomo.
Un caro saluto
Gianfranco
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