Cari Amici,
non so se avete letto sul supplemento di Venerdì di Repubblica la notizia di quel brevetto messo a punto da due ricercatori bolognesi sulla fusione fredda. Fusione fredda, se vi ricordate del caso Fleischmann e Pons di 15 anni fa, significa fondere gli atomi e creare dal nulla quantitativi illimitati di energia, proprio quella di cui ha bisogno la nostra civiltà.
Ebbene, i due scienziati bolognesi sostengono di averla ottenuta grazie a nickel e polvere di alluminio, ricavando dall'esperimento energia pari a 10 volte quella utilizzata per avviare la fusione. Non solo, sostengono di aver dato vita ad un progetto industriale che vedràluce a a ottobre. Dopo la foglia verde del Mit, di cui vi ho parlato poco fa, ora è la volta della fusione fredda. Basta dare spazio all'inventiva umana, e il problema dell'energia verrà risolto.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
Gianfranco
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