Cari Amici,
dopo Grecia e Irlanda, ora è la volta del Portogallo ad ottenere aiuti dall'UE e dal Fondo Monetario per uscire dalle difficoltà finanziarie. In totale per i tre paesi sono stati impegnati circa 300 miliardi di euro che dovrebbero bastare per far superare la crisi di sfiducia del momento.
Le premesse dei prestiti sono le stesse: ridurre la spesa pubblica, contenere i deficit di bilancio, varare un programma di austerità. Ma come dimostra il caso della Grecia (che non riesce a rispettare gli impegni presi lo scorso anno) , questa ricetta non funziona ad Atene e non funzionerà neppure a Dublino e a Lisbona. Errare humanum, perseverare diabolicum.
Un caro saluto
Gianfranco
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