Cari Amici,
la vittoria ha molti padri, mentre per la sconfitta esiste il capro espiatorio, quello che paga da solo per le colpe degli altri. Ora, a quorum acquisito, tutti menano vanto per il risultato. Esulta il PD, che proprio non credo abbia titolo in merito: è salito sul carro referendario soltanto dopo il voto di Milano e Napoli. Esulta Di Pietro, l'unico forse che con la sua beceraggine ha spinto veramente per i referendum (ma non aveva nulla da perdere). Esultano gli avversari di Berlusconi e Bossi, perchè i due politici hanno preso posizione contro il voto chesuona pertanto come una sconfitta. Credo che il merito vada attribuito agli italiani, che sul nucleare (Fukushima docet) e sull'acqua vogliono tutelare i propri interessi.
Ma chi sarà il capro espiatorio di questa debacle referendaria? Berlusconi si è già chiamato fuori: l'esito non avrà influssi sul govern, ha detto. Bossi è alla prese con le folle che non lo amano più e con le faide interne, si veda la diatriba su come allargare i cordoni della Borsa tra Maroni e Tremonti. Quest'ultimo sembra essere il cavallo vincente: sa benissimo che il giorno dopo le sue dimissioni si scatenerebbe la tempesta sul debito pubblico italiano e quindi verrebbe richiamato a furor di popolo. Ecco, il vero perdente, il capro espiatorio del momento è Bossi, che esita a sganciarsi dal Berlusca ma ha paura di farsi travolgere dall'onda antigovernativa. Ne vedremo delle belle.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana.
Gianfranco
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