Cari Amici,
allora, se ieri ci siamo salvati dal precipizio (in avvio di seduta Piazza Affari perdeva il 5 per cento) lo dobbiamo alla Banca Centrale Europea che ha iniziato ad acquistare i nostri Btp sul mercato aperto. La speculazione ribassista li vendeva senza trovare chi li acquistasse e la Borsa si adeguava temendo il peggio. Ad un certo momento è intervenuta la BCE (arrivano i nostri, come avviene nei film western), che ha un fondo di 500 miliardi di euro per questo scopo, e ha acquistato chi dice 30, chi 40, chi 50 miliardi di Btp. Di colpo la speculazione ha capito che l'ostacolo era troppo forte, almeno al momento, si è ritirata e ha ripreso ad acquistare quello che aveva venduto in precedenza sia in Borsa che sul Btp (in gergo tecnico, si è ricoperta). Tutto bene dunque? Dipende. Una cosa è certa: da ieri siamo nelle mani della BCE , e non a caso il governatori Draghi ha preso posizione, in merito che forte di questo intervento potrà condizionare a suo piacere la politica economica e finanziaria del paese.
Così la manovra verrà approvata quanto prima e con agggravi per i ceti tartassati e tartassabili. L'Italia si è salvata dal default, per ora, ma si è legata mani e piedi ai banchieri di Francoforte che non sono un'organizzazione benefica e hanno già iniziato a chiedere il conto per l'appoggio prestato. Con gli interessi.
Un caro saluto
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