Cari AMici,
la sortita all'Onu del presidente Abu Mazen, che chiede un seggio alle Nazioni Unite e di fatto il riconoscimento di uno stato palestinese nei confini del 1967, ha avuto un notevole effetto mediatico ma non credo abbia sviluppi concreti. Israele non vuole la nascita di uno stato palestinese col quale misurarsi ogni giorno per problemi politici, militari e amministrativi. Credo che a Israele vada bene la situazione attuale, nè pace nè guerra, mentre in silenzio crescono gli insediamenti nei territori occupati.
Israele è certa che gli Stati Uniti porranno il vero all'iniziativa nell'ambito del consiglio di sicurezza. E questo bloccherà tutto. La lobby filoisraeliana degli States si è già mossa mandando segnali ben precisi al presidente Obama, ad esempio mettendogli i bastoni tra le ruote alla Camera su temi economici e negandogli le preferenze nell'area di New York, da sempre feudo democratico.
Per di più la neonata rivalità Turchia-Israele sconsiglia decisioni affrettate. Insomma, direbbe Shakespeare, Much Ado about nothing, tanto rumore per nulla.
Un caro saluto e un buon fine settimana
Gianfranco
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