Cari Amici,
questa volta non è l'ex giornalista economico (chiamato dagli amici profeta di sventura) a parlare di corsa agli sportelli e assalti alle banche, bensì il segretario al tesoro degli Stati Uniti Tim Geithner, che ha evocato questi spettri finanziari nel corso dell'assemblea annuale del Fondo Monetario. E forse ha ragione. Di solito di queste vicende si parla nel chiuso delle segrete stanze, mai ipotesi del giorno sono state espresse a microfoni aperti. Però la situazione si sta avvitando sempre più verso il peggio. Anche i tedeschi si sono adattati all'idea del default pilotato della Grecia che potrebbe verificarsi 'ad horas' e comunque non oltre il mese di ottobre. A causa del default greco le banche europee subirebbero perdite per 150 miliardi, il chè renderebbe necessario un loro salvataggio da parte dei rispettivi governi.
Alla fine dei default a cascata e dei guasti che ne derivano emerge un'unica considerazione: per effetto della crisi, non voluta da loro, le classi lavoratrici europee si troveranno più povere, costrette a lavorare più a lungo e prive di parecchie conquiste sociali.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
Gianfranco
n.b. a proposito, avete fatto una piccola scorta di contanti?
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