venerdì 9 settembre 2011

shitty country, but



 Cari Amici,



lo sfogo del Cavaliere sulle qualità puteolenti del nostro paese non deve distrarci dal fatto che lui in questo elemento ci sguazza sino in fondo, cioà sino a poco prima di andarsene.

Mi segnalano che nel decreto sulla manovra in fase di approvazione da parte dei due rami del Parlamento c'è una clausola sull'assegnazione (un'operazione in corso d'opera) delle frequenze digitali da parte delle Poste. Un affare da qualche miliardo che dovrebbe rinsanguare le casse dello Sato. Ebbene, nel decreto si stabilisce che le frequenze verranno assegnate a pagamento alle società telefoniche (le varie Wind, Vodaphone, Tre e Tim)che se le contenderanno con il metodo dell'asta a rilancio,  mentre andranno gratis alle società televisive che ne faranno richiesta. Tra queste, ovviamente, Mediaset.  L'ennesima dimostrazione del conflitto di interesse insito nella carriera  del Cavaliere.



Un caro saluto

                                         Gianfranco

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