Cari Amici,
a Berlino si sta discutendo di quanto accadrà alle banche europee dopo il default della Grecia, che viene dato per scontato tra ottobre e novembre. Già è saltata Dexia (Francia, Belgio e Lussemburgo) imbottita di obbligazioni greche e italiane, e il suo salvataggio mette a dura prova i nervi dell'Europa.
Le banche europee perderanno tra i 180 e 200 miliardi di euro per effetto del fallimento greco. Come salvarle? Due le tesi sul tappeto. La prima, sostenuta dai francesi, prevede che le banche vengano salvate dal Fondo europeo di stabilizzazione monetaria il cui capitale è stato appena portato a 440 miliardi con il contributo di tutti gli Stati europei. La seconda, proposta dai tedeschi: le banche vengono salvate dagli stati di appartenenza, di fatto sono nazionalizzate, e poi riportate sul mercato in tempi migliori.
Resta il fatto che la consistenza del Fondo europeo può bastare appena per il caso Grecia, se poi arrivano Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia si va al 'si salvi chi può'. In ogni caso, siamo arrivati al passo decisivo per testare la tenuta della solidarietà europea oppured per assistere al prevalere degli egoismi nazionali.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
Gianfranco
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