mercoledì 30 novembre 2011

I due Mario


Cari Amici,



secondo voi sono i dipendenti che vanno in pensione con 40 anni di contributi alle spalle a mandare in rovina le finanze di questo paese? Non sono forse gli interessi mostruosi che paghiamo ogni anno sul debito pregresso a rovinarci? Eppure l'algido Monti inizia la sua opera di ristrutturazione economica dell'Italia proprio con loro. Non se la prende con l'evasione macroscopica, con le caste di ogni genere, con i privilegi, con lo strapotere delle banche (essendo lui uomo delle grandi banche una sua iniziatica contro il mondo del credito avrebbe sollevato meraviglia). Monti e l'altro superMario del credito, Mario Draghi, partono con drastiche misure tese a ridurre il welfare, tagli alle spese pubbliche, privatizzazioni, svilimento delle capacità autonome di gestione della liquidità, in nome di una superautorità, la Banca Centrale Europea.

In sostanza, si applica all'Europa la stessa ricetta che il Fondo Monetario ha applicato in passato ai paesi del Terzo Mondo. I risultati che si otterrano saranno i soliti, ben noti: miseria, crisi, recessione. Basterebbe che lo Stato prendesse a prestito i soldi dalla propria banca centrale a costo zero, come avveniva sino al 1970, e tutto sarebbe diverso.  Ma questi politici europei si rendono conto di quanto succede? O ne sono complici , oppure non lo comprendono. In ogni caso, vanno tolti di mezzo (politicamente parlando) e sostituiti non con tecnocrati bancari ma con uomini che volano alto.



Un caro saluto



                              Gianfranco



 


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