venerdì 11 novembre 2011

Monti e mari


Cari Amici,



Il Cavaliere ha promesso di andarsene (come previsto) sotto la pressione di una grave crisi finanziaria, e lo spread a 575 ha motivato questa decisione. Non credo che Mario Monti, che conosco personalmente da almeno 40 anni, abbia vita facile, il Parlamento gli renderà  tutto complicato e i voti potrebbero anche mancare. Con Lega e IDV all'opposizione e tanti franchi tiratori tra Pdl e PD il governo tecnico  affronterà  molte insidie parlamentari. In base alle mie esperienze, Monti non mi sembra disposto caratterialmente a resistere ai colpi di mano e agli egoismi di una classe politica corrotta e inefficiente, per di più sobillata da un Berlusconi che tenterà ogni sotterfugio pur di riemergere.

Ecco perchè ritengo che il peggio non sia passato e che dopo una fase di stabilità rivedremo instabilità dei mercati e nuove crisi finanziarie.

Con Monti ho avuto punti di frizione soprattutto per l'euro, di cui lui è fiero sostenitore mentre io affermavo e affermo che la moneta unica era ed è un colpo di Stato finanziario di proporzioni storiche per affossare l'Europa e particolarmente l'Italia. Faccio però a Monti i miei migliori auguri, ma non mi illudo, vedo mari di guai. Prepariamoci  a tempi duri.



                                Gianfranco


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