mercoledì 29 febbraio 2012

No Tav

Cari Amici,
sono da sempre ostile alla Tav che ritengo uno spreco di danaro, anche se i costi si sono ridotti nel tempo: dai 25 miliardi originali della grande Tav si è scesi ad una low cost Tav di 9 miliardi, di cui tre di competenza italiana.
Ma in questo momento il discorso delle grandi opere interessa per altri motivi, e ci spieghiamo. Per le grandi opere pubbliche si deve tener  conto non solo dei benefici economici ma anche di quelli sociali e ambientali. Ad esempio, quali sarebbero i costi e i benefici, anche ambientali, di un ponte di Messina con la ferrovia che ne raddoppia i costi ma serve solo per pochi treni al giorno? E per un terzo valico Milano-Genova progettato non in funzione dei (pochi) passeggeri ma solo delle merci, cioè con standard e costi molto inferiori? Lo stesso vale per la linea alta velocità Napoli-Bari e per molte altre grandi opere, concepite evidentemente senza alcuna considerazione della scarsità delle risorse pubbliche.
In sostanza, i soldi sono pochi. Spendiamoli bene e non per la Tav.
Un caro saluto

Gianfranco

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