venerdì 13 aprile 2012

Aste - 2

Cari Amici,
ieri si è tenuta un'importante asta di Btp. Non è andata bene, il tasso spuntato da chi ha sottoscritto i Btp è salito ai massimi da gennaio: il 3,89 contro il 2,76 precedente. Ricordiamo che ogni punto vale 20 miliardi di euro che pesano sul bilancio dello Stato. Questo mostra chiaramente che l'appetito degli investitori per la carta italiana anche nella parte breve della curva è diminuito, dal momento che gli effetti dei due finanziamenti a tre anni della Bce si sta dissolvendo. Per qualcuno gli ampi movimenti dei tassi italiani riflettono quello che sta avvenendo in Spagna. Ma gli investitori sono nervosi anche in vista di quello che succederà in Italia sulle riforme.
La Bce aggiunge che in genere "i paesi con una notevole quota di debito in scadenza nel breve termine sono particolarmente vulnerabili a improvvise variazioni dei tassi di interesse e del clima di mercato". E l'Italia è fra i paesi che nel 2012 evidenziano "un fabbisogno di rifinanziamento pubblico particolarmente rilevante pari o superiore al 20 per cento del Pil".
Però ieri la Borsa è salita e soltanto gli addetti ai lavori hanno manifestato le preoccupazioni.
Ripeto da mesi: allacciamo le cinture.
Un caro saluto

Gianfranco

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