martedì 15 maggio 2012

Non cediamo al panico

Cari Amici,
occhio al panico. In molti lo diffondono, sostenendo che l'uscita della Grecia dall'euro avrebbe conseguenze catastrofiche per il paese balcanico. Qualche esempio: "Se Atene dovesse davvero dire addio alla moneta unica, dovrebbe formalizzare a Bruxelles la scelta, magari a mercati chiusi. La Banca di Grecia convertirà i depositi, crediti e debiti denominati in euro in nuove dracme. Il problema, tra i tanti, sarebbe il tasso di cambio, quello con cui Atene è entrata nell’euro, nel 2002: 340,75 dracme per un euro. Ma gli analisti prevedono che alla riapertura dei listini, la nuova moneta ellenica si svaluterà del 40-70 per cento. Facile ipotizzare che i risparmiatori, terrorizzati, potrebbero fiondarsi a prelevare il denaro dai depositi bancari creando una crisi di liquidità spaventosa. E il Pil greco rischierebbe di crollare del 20 per cento, stando ai calcoli di alcune proiezioni del Tesoro"
Ecco, non condivido questo scenario. Conseguenze ce ne saranno, e serie, ma verrebbero superate dalla ripresa dell'economia greca che diverrebbe una sorta di enclave albanese nell'Europa, attirando entro breve tempo investimenti per il basso costo del lavoro.
Un caro saluto

Gianfranco

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