giovedì 30 agosto 2012

Saldi

Cari Amici,
secondo i seguaci della scuola economica liquidazionista, tra cui primeggia l'austriaco Schumpeter, le sofferenze sociali provocate da una fase recessiva (disoccupazione, miseria, limitazioni al welfare) sono naturali e quindi positive, e pertanto non si deve far nulla per alleviarle.
Sono regole che valevano settanta anni fa ma sono tornate oggi di moda presso l'establishment  politico mondiale. Ad esempio, il ticket repubblicano Romney-Ryan che intende sfidare Obama a novembre la pensa in questo modo, anche se parla di creare 12 milioni di posti di lavoro nei prossimi quattro anni senza sapere come e dove. Vuole però smantellare il welfare di Obama e ridurre il carico fiscale dei ricchi.
Liquidiamo una volta per tutte i liquidazionisti vecchi e giovani, e torniamo al sano realismo di lord Keynes, che non era socialista, come lo dipingono, bensì un aristocratico inglese con i piedi per terra.
Un caro saluto

Gianfranco

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