mercoledì 14 novembre 2012

Ancora Atene

Cari Amici,
ci risiamo: la Grecia torna (a dire il vero lo è sempre stata) nell'occhio del ciclone per la sua incapacità di offrire un piano credibile di rientro dal suo debito pubblico. Il Pil è caduto del 20 per cento in tre anni mentre il debito sale per effetto degli interessi. Il rischio fallimento è ormai quasi una triste consuetudine.

Lo scorso marzo, l’Isda, l’associazione internazionale che determina il credit event, aveva deciso di rendere esigibili i CDS (credit default swap) sul debito greco, mettendo in allarme i mercati. Ora ci risiamo. Per evitare lo scacco matto servono altri soldi: i 31,5 miliardi di aiuti, nel minor tempo possibile. La Troika è divisa, premono interessi dall'una e dall'altra parte. In mezzo il popolo greco che protesta ma a poco a poco viene sopraffatto dall'inedia.
Un caso saluto

Gianfranco

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