domenica 19 maggio 2013

Squinzi

Cari Amici,
«L'euro è un vero fattore di coesione per l'Europa. Uscire dall'euro per l'Italia vorrebbe dire una decrescita del Pil nell'ordine del 25-30 per cento, cioè tornare indietro come livelli di vita nel nostro Paese di 25 o 30 anni». Lo ha detto oggi a Torino il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Scusate, ma per quanto riguarda livello di occupazione, consumi, investimenti industriali, produzione ed export, istruzione, disagio sociale, pressione fiscale, disuguaglianze tra ricchi e poveri non stiamo peggio di venti o trenta anni fa? Non sarà che i difensori dell'euro stanno facendo del terrorismo economico?
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
                                                                                  
Gianfranco

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